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Le Porte del Khamsin 

L'intento è quello di comunicare il disagio in questo tempo di incertezze e profondi cambiamenti.

Racconto il deserto perché è luogo d'intense emozioni,

Racconto del Khamsin perché è inesorabile come i venti di cambiamento di questo tempo.

KHAMSIN

Infinito, finito, eternamente mutante,

il deserto è luogo dello spirito; apparentemente desolato e vuoto è forma, materia, vita.

Sensuale e spietato, rovente e gelida Madre nuda.

Khamsin: il vento di cinquanta giorni,

il suo devastante passaggio tutto muta, corrode e trasforma.

Lo incontro alla Porta : frammento di uno stretto e angusto varco al nuovo.

Opere in gres cottura in riduzione 1270°c

…Molto forte ed intrigante l’impatto visivo dei manufatti scavati e modellati dal “vento dei cinquanta giorni” che accompagna la mano dell’artista nel suo viaggio, una sorta di metafora del tormentato vivere quotidiano nel quale è ancora possibile ritrovare, nonostante tutto, concreti elementi di stabilità.”

Andrea Griffanti

“Liricità delle forme espresse in chiave astratta unitamente a perfezione tecnica della materia ceramica.”

Flavio Roma

“La ricerca di Antonelli è una ricerca poetica, che attraverso la materia e le sue infinite sfumature ci accosta alla ceramica attraverso l’ elemento narrativo.

Queste sculture, formalmente perfette, disegnate con sapienza e ricerca della forma, della giusta lavorazione, della tonalità, rimandano fortemente all'illustrazione di una poetica leggera e sensibile. Come contenitori primordiali di memorie, queste sculture contengono impressioni, piccoli segni, passaggi di gesti che si appropriano della materia per svelarci una storia. La storia del deserto, del vento, dei suoi silenzi e del lento inesorabile mutare delle forme.”

Mara De Fanti

 


 

 

 

 

 

 

 

 

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